Professore carissimo,
il dialogo limitato dai confini angusti dei nostri orticelli privati non è di nessuna utilità, ed anzi diventa stucchevole per chi legge. Invito Zinzale (nomen omen) a pungermi per e-mail.
Leggerò con piacere intellettuale la sua prosa affilata, quale mio arricchimento personale. Sono certo che sapremo superare le lamentate difficoltà semantiche, trovando un sermo communis.
All’incontro virtuale verrò debitamente alleggerito dai tanto fastidiosi “riccioli linguistici”, riservandoli al mio seguito “belante”, che sembra continuare ad apprezzare le eccentriche mise tricologico-lessicali di questa “persona dello spettacolo” (!?!).
Per conto mio questo fatto secondario finisce qui.
Piuttosto: ci siamo dati, tutti, l’obiettivo di concorrere al progetto della futura casa comune galatinese, ognuno secondo le sue capacità. Mi piacerebbe rendermi utile alla causa sottoponendoVi il mio contributo modesto: al quale spero non farete mancare osservazioni e critiche. È la summa di colloqui informali con amici di ogni colore politico.
Siamo a meno di 2 mesi dalle elezioni amministrative. Non abbiamo certezze sui nomi dei candidati alla carica di sindaco, e di questo onestamente poco ce ne cale. Invece prendiamo atto della vaghezza dei programmi politici finora resi pubblici (con qualche eccezione), forse proprio perché gli estensori si riservano la possibilità di ampie modifiche ed adattamenti in base al nome del candidato ed all’alchimia della compagine che lo sosterrà.
Avanzo una proposta originale e “rivoluzionaria”: tutti gli esponenti politici che hanno realmente a cuore le sorti della nostra Galatina, si incontrino in seduta pubblica, lasciando da parte per un attimo appartenenze partitiche e settarie, eventuali vecchi rancori ed “imbeccate” da Lecce, Bari o Roma. Seguendo i suggerimenti della Gente, trovino un minimo comun denominatore, un programma di pochi punti essenziali per la rinascita di questa Città, e ce lo propongano con coraggio. Sto parlando esattamente di un Comitato di Salute Pubblica che lavori per il bene di tutti.
Mi sembra una cosa ragionevole, se si riesce a trovare il lievito per questa torta: quei 10 grammi di altruismo che al momento sembrano difettare.
Cordialmente Vostro,
Pasquino Galatino
il dialogo limitato dai confini angusti dei nostri orticelli privati non è di nessuna utilità, ed anzi diventa stucchevole per chi legge. Invito Zinzale (nomen omen) a pungermi per e-mail.
Leggerò con piacere intellettuale la sua prosa affilata, quale mio arricchimento personale. Sono certo che sapremo superare le lamentate difficoltà semantiche, trovando un sermo communis.
All’incontro virtuale verrò debitamente alleggerito dai tanto fastidiosi “riccioli linguistici”, riservandoli al mio seguito “belante”, che sembra continuare ad apprezzare le eccentriche mise tricologico-lessicali di questa “persona dello spettacolo” (!?!).
Per conto mio questo fatto secondario finisce qui.
Piuttosto: ci siamo dati, tutti, l’obiettivo di concorrere al progetto della futura casa comune galatinese, ognuno secondo le sue capacità. Mi piacerebbe rendermi utile alla causa sottoponendoVi il mio contributo modesto: al quale spero non farete mancare osservazioni e critiche. È la summa di colloqui informali con amici di ogni colore politico.
Siamo a meno di 2 mesi dalle elezioni amministrative. Non abbiamo certezze sui nomi dei candidati alla carica di sindaco, e di questo onestamente poco ce ne cale. Invece prendiamo atto della vaghezza dei programmi politici finora resi pubblici (con qualche eccezione), forse proprio perché gli estensori si riservano la possibilità di ampie modifiche ed adattamenti in base al nome del candidato ed all’alchimia della compagine che lo sosterrà.
Avanzo una proposta originale e “rivoluzionaria”: tutti gli esponenti politici che hanno realmente a cuore le sorti della nostra Galatina, si incontrino in seduta pubblica, lasciando da parte per un attimo appartenenze partitiche e settarie, eventuali vecchi rancori ed “imbeccate” da Lecce, Bari o Roma. Seguendo i suggerimenti della Gente, trovino un minimo comun denominatore, un programma di pochi punti essenziali per la rinascita di questa Città, e ce lo propongano con coraggio. Sto parlando esattamente di un Comitato di Salute Pubblica che lavori per il bene di tutti.
Mi sembra una cosa ragionevole, se si riesce a trovare il lievito per questa torta: quei 10 grammi di altruismo che al momento sembrano difettare.
Cordialmente Vostro,
Pasquino Galatino
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