Panem et circenses
Percorro la tangenziale di ritorno da un viaggio; la lunga fila di auto all’ingresso di un centro commerciale mi ricorda che è la prima domenica di dicembre.
Quasi accantonate le liturgie dell’Avvento ed il loro retaggio tradizionale e simbolico, è l’accredito della tredicesima sul conto corrente a segnalare l’arrivo del Natale al cittadino-consumatore, l’ultimo ingranaggio del meccanismo capitalista, che dalla propria capacità di spesa, cioè di contribuzione alla crescita dell’economia, misura il “valore” del suo status sociale. Però conforta osservare quanto il modello consumistico imperante sino a ieri abbia perso consensi, perché quasi tutti abbiamo coscienza della sua intrinseca insostenibilità; con l’eccezione di alcuni cui solo la crisi riesce ad imporre comportamenti ragionevoli.
Sull’argomento, in tempi lontani esponeva considerazioni interessanti nel saggio “Avere o essere?” l’autore Erich Fromm, profeta laico inascoltato al pari di altri, ancora prima che i richiami alla moderazione trovassero voci anche autorevoli (Benedetto XVI), ora che il poco da spendere obbliga tutti ad una decorosa sobrietà. Virtù interclassista che nella sua declinazione più moderna propugna “commercio equo e solidale” e “spesa a chilometri zero”: elementi fondanti della nota dottrina economica dell’autarchia, deprecata da sempre, impresentabile perché ideata nel ventennio tragico in risposta alle sanzioni, ma oggi riproposta tel quel sotto nuovo nome come vaccino democratico ed ecologico contro il virus delle multinazionali. Per onestà intellettuale, si paghi allora il copyright agli eredi del maestro di Predappio….
Chi scrive, quale modesto contributo personale all’Idea Corretta, ha fatto sua ormai da anni una tradizione natalizia che è l’acquisto del panettone artigianale impastato con gli ottimi ingredienti locali, senza conservanti, e sfornato dalle predilette pasticcerie e panetterie galatinesi. Lo fa per la delizia del cannavozzo, per la salute, per l’economia della Città. Il Vostro riacquisterà magrezza ascetica a feste terminate, con l’aiuto di un po’ di esercizio e di dieta ipocalorica.
A gennaio, per riprendere la linea basterà il solo panem tanto faticosamente guadagnato: i circenses, gli spettacoli gladiatorii, continueranno ad offrirli senza pudore gli ominicchi asserragliati nei palazzi romani del potere.
A tutti Voi auguri sinceri di serenità e salute.
Quasi accantonate le liturgie dell’Avvento ed il loro retaggio tradizionale e simbolico, è l’accredito della tredicesima sul conto corrente a segnalare l’arrivo del Natale al cittadino-consumatore, l’ultimo ingranaggio del meccanismo capitalista, che dalla propria capacità di spesa, cioè di contribuzione alla crescita dell’economia, misura il “valore” del suo status sociale. Però conforta osservare quanto il modello consumistico imperante sino a ieri abbia perso consensi, perché quasi tutti abbiamo coscienza della sua intrinseca insostenibilità; con l’eccezione di alcuni cui solo la crisi riesce ad imporre comportamenti ragionevoli.
Sull’argomento, in tempi lontani esponeva considerazioni interessanti nel saggio “Avere o essere?” l’autore Erich Fromm, profeta laico inascoltato al pari di altri, ancora prima che i richiami alla moderazione trovassero voci anche autorevoli (Benedetto XVI), ora che il poco da spendere obbliga tutti ad una decorosa sobrietà. Virtù interclassista che nella sua declinazione più moderna propugna “commercio equo e solidale” e “spesa a chilometri zero”: elementi fondanti della nota dottrina economica dell’autarchia, deprecata da sempre, impresentabile perché ideata nel ventennio tragico in risposta alle sanzioni, ma oggi riproposta tel quel sotto nuovo nome come vaccino democratico ed ecologico contro il virus delle multinazionali. Per onestà intellettuale, si paghi allora il copyright agli eredi del maestro di Predappio….
Chi scrive, quale modesto contributo personale all’Idea Corretta, ha fatto sua ormai da anni una tradizione natalizia che è l’acquisto del panettone artigianale impastato con gli ottimi ingredienti locali, senza conservanti, e sfornato dalle predilette pasticcerie e panetterie galatinesi. Lo fa per la delizia del cannavozzo, per la salute, per l’economia della Città. Il Vostro riacquisterà magrezza ascetica a feste terminate, con l’aiuto di un po’ di esercizio e di dieta ipocalorica.
A gennaio, per riprendere la linea basterà il solo panem tanto faticosamente guadagnato: i circenses, gli spettacoli gladiatorii, continueranno ad offrirli senza pudore gli ominicchi asserragliati nei palazzi romani del potere.
A tutti Voi auguri sinceri di serenità e salute.
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