lunedì 13 dicembre 2010

Vergogna e ribrezzo - 13 Dicembre 2010

Tu, segretario della grande forza di opposizione, che dal tuo palco in piazza S. Giovanni urli 3 volte “Vergogna!”: dimenticando che volevate una banca, per più comodamente usurare il popolo che millantate di voler difendere e rappresentare. Tu, dinosauro politico che definisci te ed i tuoi compagni “il nuovo”, con involontario umorismo.
Tu, suora missionaria di quella religione laica “libertaria e liberista”, che pone sull’altare la Dea Ragione; tu pronta a difendere gli ultimi e i derelitti delle ultime e derelitte nazioni, non hai avuto imbarazzo a sederti al tavolo dei potentissimi che ogni anno in gran segreto stabiliscono i destini del mondo, le guerre da scatenare per l’energia e l’acqua ed i governi da abbattere “democraticamente”.
Tu, adamantino leader del partito nuovo che destituisce il tiranno, poco dopo averlo innalzato. Tu che nel sacro nome della libertà usurpi il consenso avuto per cambiare alleati e governo, in obbedienza ai tuoi danti causa americani, nel solco di certa servile tradizione italica.
Tu, bella e giovane ragazza promossa per meriti di alcova al vertice del ministero, con quel cursus honorum che porta altre meno fortunate o compiacenti ad un destino oscuro da segretaria d’azienda.
Tu, ex magistrato riciclato in politica, che aiutato da parenti ed amici da “sistemare”, abusi dell’eredità morale di tuoi “colleghi” morti per mafia, postumi testimonial forzosi del tuo velleitario programma di “rinascita democratica”.
Tu, presidente poeta, che vuoi una regione pulita ed ecologica, e consenti lo scempio del territorio con le “fonti alternative di energia”, perché questo ti impongono i tuoi munifici sponsor confindustriali.
A tutti Voi, che non giudico perché non sono un moralista e perché unico giudice è la coscienza di ognuno, però chiedo: guardandovi allo specchio la mattina, in un sussulto di umanità, non provate un poco di ribrezzo?

Nessun commento:

Posta un commento