Scusate il ritardo.
Ero impegnato nel mio hobby preferito, che consiste nel coniugare pranzo e cena per una famiglia di quattro persone, interpretando il ruolo minore di lavoratore precario in cerca di stabilità. Pare che sia passatempo di larga diffusione nell'Italia del 2009 di Papi.
Dice Tremonti che il posto fisso è importante: questa affermazione ha creato invece qualche disoccupato in più, i comici di Zelig.
Però non mi lamento, godo di una discreta salute, nonostante suini liberati a viva forza per permetterne la caccia con costosi e pericolosissimi vaccini. In fondo, vivo in un ambiente sano, se si esclude qualche tonnellata di gomme usate che spuntano come funghi dopo la pioggia, ed una falda acquifera paragonabile alla rete fognaria di Calcutta.
Arriva il Natale, voglio diventare più buono. Basta col pessimismo: taccio, evitando il rischio di trasformarmi in un virtuoso della didimobazia, che sappiamo essere l'arte circense di compiere ardite evoluzioni, in equilibrio precario, sulle altrui gonadi.
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