sabato 26 settembre 2009

10 Giugno 2009 - Elezioni provinciali: il Tafazzi

Gentilissimo Professor Valente, Carissimi Amici,
questo microcosmo che è la nostra Galatina rispecchia, amplificandoli, alcuni difetti nazionali: uno è l’individualismo esasperato. Lo si è constatato con rassegnata tristezza in occasione dell’ultima tornata elettorale quando, invece di concentrare i consensi su non più di 2 o 3 “forti” candidati Galatinesi, con la quasi certezza della loro elezione, si è disperso il voto su decine di egregi Signori e Signore Nessuno. Non so quanti di loro si siano davvero illusi di poter sedere a Palazzo dei Celestini, certamente pochi. Né quanti lo abbiano fatto per idealismo, immagino ancora pochissimi. Suppongo che la maggior parte abbia svuotato l’amaro calice con la pervicace volontà del tornaconto personale: magari Tizia per sistemare il figlio in Accademia Militare, forse Caio con lo scopo di ottenere l’avvicinamento della fidanzata insegnante in Lombardia, Sempronia probabilmente cercando l’agognata pensione d’invalidità per la mamma anziana. La logica vera però è stata quella del collettivo cupio dissolvi galatinese.
Risultato: neanche uno di noi rappresenterà la Città in consiglio provinciale, dovremo ancora una volta delegare i nostri interessi a qualche generoso forestiero…e nessuno degli speranzosi candidati per finta si illuda di ottenere i favori implorati al politico di turno.
Allora, quando dovrò immaginarmi uno dei 30000 Galatinesi, non penserò più a Pasquino, ma a quella sublime figura della moderna commedia dell’arte televisiva che è “il Tafazzi”: si, proprio quello che con irrazionale allegria, al suono di una canzoncina melensa, si colpisce ritmicamente a bottigliate sui….gioielli di famiglia.
Disillusamente Vostro
Pasquino Galatino

Nessun commento:

Posta un commento