sabato 26 settembre 2009

24 Marzo 2009 - Castigat ridendo mores

Gent.mo Prof. Valente,castigat ridendo mores, diceva di sè stesso Orazio. Anche a Pasquino piacerebbe far riflettere e sorridere quei pochi che lo leggono, "si parva licet". L'obiettivo non è attirare intorno alla sua modesta persona la curiosità pur legittima dei lettori, ai quali lo unisce, si spera, l'amore per la Città. I moralismi, le lezioncine ex cathedra col dito alzato, non sono nelle sue corde: le lascia volentieri a magistrati che si riciclano in politica. Nè tantomeno PG aspira ad essere il Fortebraccio di destra: adesso che sono al governo locale queste Giovani (?) Promesse della Sinistra, Pasquino le bersaglia; farebbe lo stesso se l'attuale opposizione governasse la Città, amministrando male.La politica è l'arte del possibile, dei fatti concreti. E il primo atto di questa compagine, è bene ricordarlo, è stato, la notte stessa delle elezioni, la simbolica presa di Palazzo Orsini (Sindaca in testa) da parte di un manipolo di esagitati con bandiere rosse e canti rivoluzionari: scena degna del miglior Fantozzi più che di Ejzenštejn. Evidentemente il latte bolscevico, caro Dottor Rossano Marra, era inacidito già allora.A seguire, le cronache raccontano (annoia ripeterlo) della "sistemazione" di un Direttore Generale voluto dai maggiorenti di partito, figura dalle incerte quanto inutili attribuzioni, il cui emolumento annuo equivale forse ad un paio di strade riasfaltate al Rione Italia, tanto per dire. I contribuenti galatinesi, e le loro tasche, ringraziano commossi.Bollettini "sportivi" descrivono un incontro di boxe tra assessori, versione aggiornata del "dibattito democratico"; i resoconti cittadini ci affidano poi un elenco di brave persone, onesti professionisti, che silenziosamente si allontanano da questa compagnia, timorosi di veder associati nome e reputazione a rivoluzionari fuori tempo massimo. Superfluo dire della progressiva emarginazione di questa Città, delle sue Istituzioni, del suo Ospedale: i fatti sono sotto gli occhi di tutti e la colpa, ancora una volta, è della fazione di riferimento di questa Giunta, perchè è evidente che chi amministra Regione e Provincia considera Galatina semplice ufficio di collocamento dei suoi uomini. Questo è un dato di fatto, non un'opinione.Infine, la vox populi attesta l'insofferenza crescente verso l'azione del Governo locale e la demagogia dei suoi membri, sentimenti che rasentano la repulsione fisica per taluni componenti del governo Antonica. Basta un minimo di sensibilità umana, prima che politica, per accorgersene. Se Pasquino racconta queste cose, e cerca di farlo con ironia, non è per avversione pregiudiziale verso una parte, è per la delusione conseguente all'illusione, ci si conceda il calembour. Ci avevano promesso una politica pulita, finiscono per azzuffarsi persino per l'attribuzione dell'ultimo degli incarichi. Dovevano rilanciare il centro storico, lo ribattezzano centro sociale. L'ultima, geniale "pensata": 24 nuove licenze per bar ed affini che si tradurranno in sarabande notturne di auto, ubriachezza molesta, sporcizia d'ogni tipo e natura. Si chieda testimonianza agli abitanti del centro. Insomma, per presunzione o incapacità, si continua pervicacemente a sbagliare.Tace Pasquino, per non tediare troppo, di altre iniziative la cui logica sembra essere quella di governare "contro" veri o presunti "nemici" e non "per" il bene collettivo, assecondando l'ala più movimentista dell'esecutivo cittadino. Ma non esclude di parlarne, qualora gli si dia ancora l'opportunità di farlo. Con l'ultimo periodo della precedente Amministrazione credevamo di aver toccato il fondo per cattiva, familistica gestione della res publica, e ci sarebbe voluto ben poco per farcelo dimenticare. Alquanto amareggiati, constatiamo che si è riusciti a far peggio.Cordialmente Vostro
Pasquino Galatino

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