sabato 26 settembre 2009

5 Giugno 2009 - Medicina d'urgenza

Gentilissimo Professore,
in bocca al lupo. Non giudico se si debba interpretare come coraggio od incoscienza la decisione dello staff medico di Galatina Altra di riportare il moribondo di via Umberto I° in terapia intensiva: probabilmente la Vostra logica sarà stata quella di seguire il precetto “Primum quod ad vitam, secundum quod ad valetudinem”. Avrete certamente vagliato i rischi che correte rendendovi rianimatori di un degente in grave stato cachettico, se non addirittura in coma vigile, con un accanimento terapeutico forse più adatto ad un soggetto che almeno abbia qualche speranza di vita….quindi niente hospice per questo malato, ma chirurgia d’urto. Indossati guanti e mascherine, vi apprestate ad operare in corpore vivo.
Convinzione di molti tra Voi è che l’eutanasia sarebbe stato male peggiore dell’intervento disperato che avete deciso di praticare. Altri pensano il contrario, ed io tra questi, per quanto possa valere l’opinione modesta di un ignorante di medicina di pronto soccorso.
Mi raccomando, finchè la prognosi rimane riservata, siano pubblicati su Galatina.it bollettini aggiornati sullo stato di salute…non teneteci in pena! E qualcuno per cortesia riaccompagni in Chiesa il Prete convocato in tutta fretta al capezzale per l’Estrema Unzione. Si allontani anche quel parente troppo interessato all’eredità: non è ancora giunto il momento del notaio, e dal futuro de cuius si prevedono solo debiti.
Non voglio continuare con questo umorismo macabro, e Le chiedo: Gentile Professore, avete stabilito dunque di non “turarvi il naso”? Lei ed i Suoi sodali rientrate nella stanza dei bottoni…(pensi che terribile lapsus calami stavo per fare: scrivevo bottini invece di bottoni! Absit iniuria verbis…).
Dicevo, sarete nella stanza dei bottoni, sapendo che Pasquino Galatino Vi aspetta al varco: unicuique suum, Voi al governo e PG penna velenosa in mano, a menare fendenti d’inchiostro solo su Galatina Altra. Come promesso qualche tempo fa, infatti non si vuol graffiare la delicata epidermide di alcuni personaggi mitologici, alquanto refrattari alla satira, diversamente da Voi.
Auguri, Professore e Primario dello staff. Il paziente è nelle Vostre mani.
PG

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