Seguaci moderni del vecchio Diogene col suo lanternino, cerchiamo l’Uomo o la Donna destinati ad amministrare la nostra amata Galatina: arduo compito. Il problema non è individuare un esponente politico quale che sia, ma coagulare il più ampio consenso su una persona che goda della fiducia della gente e che da questa provenga. Parliamo di qualcuno che non sia emanazione delle segreterie politiche, men che meno delle sedi provinciali e regionali di partito: ma di un uomo (o una donna) che sia espressione della società civile, definizione abusata ma qui del tutto pertinente. Intorno a questa persona, come un abito su misura, si dovranno cucire uno staff leggero ed efficiente ed un programma di pochi punti condivisi: non megalomani progetti nati per foraggiare le solite camarille, ma cose minime, di assoluto buon senso, all’inizio del mandato, per programmare in seguito gli interventi di un certo rilievo di cui abbiamo già detto. Per rendere l’idea: l’identikit di un bravo padre di famiglia che amministri lo stipendio consigliandosi con la moglie, e che sappia coniugare onestamente pranzo e cena per sé ed i suoi, senza grilli per la testa. Che sappia risparmiare per poter investire su progetti duraturi. Primum vivere deinde philosophari, ripetiamo con Aristotele: per i voli pindarici si attendano tempi migliori. Perché immagino che questo nostro futuro Primo Cittadino, soltanto ad una superficiale ricognizione della situazione economica ereditata, avrà da mettersi le mani nei capelli… Per nostra fortuna, questi mesi di commissariamento e relativa ordinaria amministrazione, non potranno che prescrivere una dieta dimagrante per quel grande obeso che è diventato il fabbisogno dell’Amministrazione comunale negli ultimi anni. Nessuna novità di qualche rilievo perviene a queste orecchie pettegole circa i nomi dei candidati dei due schieramenti maggiori, ma per dovere di cronaca riportiamo i boatos che circolano in queste ultime ore. La fantapolitica cittadina, che è puro e semplice gossip elevato ad arte speculativa, racconta di un alto dirigente comunale prossimo alla pensione che sarebbe in pectore candidato Sindaco del PDL, deus ex machina di una coalizione che al momento è solo una convivenza tra promessi sposi litigarelli; invece la maggioranza uscente ripresenterebbe la minestra già scodellata per tre anni. Dubito che qualsiasi aggiunta di spezie ed aromi nuovi potrebbe renderla più appetibile per l’elettorato. Ma l’informatore potrebbe anche avermi riferito la classica bufala. Unico movimento nel panorama politico galatinese, l’UDC avrebbe un candidato di prestigio da proporre. Alludendo maliziosamente all’iniziale del cognome ed alla sua professione, potremmo dire che il partito di Pierferdinando Casini ha trovato il suo punto G. Per questa greve battutaccia da caserma chiediamo venia all’interessato, persona di spirito ed intelligenza, ed a Voi Lettori.
Pasquino Galatino
Pasquino Galatino
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