Gent.mo Prof. Valente,è un normale mercoledì galatinese: Via Roma (all'altezza del bar) è un imbuto di auto parcheggiate su entrambi i lati, si passa a senso unico alternato tra bestemmie e insulti; Corso Luce ha code in entrata ed in uscita, anche perchè qualcuno svolta per Via XI Febbraio, la trova occupata dall'auto di una gentile signora che scarica merce con sovrana strafottenza, e cerca di tornare indietro; una gentildonna in Alfetta parcheggia sicura davanti all'ufficio centrale delle Poste sul parcheggio riservato ai disabili, (ovviamente non ha il relativo contrassegno sul parabrezza), scende a passo svelto ed entra in ufficio; l'incrocio tra Via Marche e Via Liguria è pure oggi, come da tempo immemorabile, un'ardito puzzle di auto parcheggiate con elegante nonchalance. Semafori e segnali stradali? Simpatici elementi decorativi dell'arredo urbano, tutt'al più adatti a richiami guerreschi ("Ultrà tutti allo stadio domenica").... Tutto questo pensa lo scrivente mentre affronta la Via Crucis del traffico galatinese tra le 10,30 e le 12 di un mattino qualunque senza il conforto della presenza di uno dicasi uno dei vigili urbani. Questo succede tutti i giorni della settimana lavorativa che Nostro Signore manda in terra...come chiunque può verificare. Benvenuti allora a Galatina, civilissima e nobilissima città, dove ognuno fa tranquillamente, serenamente (per dirla con "Uolter"), i c...avolacci suoi.
Con devozione,
Pasquino Galatino
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