sabato 26 settembre 2009

12 Marzo 2009 - Eschi Lei

Gent.mo Prof. Valente,
quasi 40 anni fa, un anziano insegnante di francese del Ginnasio era noto nell'ambiente scolastico per la sua sordità e la vista debole. Però questi handicap lo rendevano popolare tra gli studenti: ricordo come un compagno più sfacciato degli altri, interrogato alla cattedra, con la massima scioltezza gli raccontasse la cronaca particolareggiata del derby Inter-Milan della domenica precedente. E il poveretto annuisse ad ogni passaggio, assorto dietro le spesse lenti, forse convinto di ascoltare la critica a "Les fleurs du mal" di Baudelaire.Ma non è per questo episodio che il vecchio insegnante è nella mitologia del "Pietro Colonna". Avendo egli maggiore dimestichezza con la lingua francese che con l'italiana, si tramanda che rispondesse così all'ennesima richiesta di usufruire delle toilette scolastiche: "Eschi lei e non eschi più nessuno, se no l'ora di francese si vota ad una sciuta e venuta da cabinetto". Riporto fedelmente la frase, ancora adesso motivo di ilarità tra gli studenti di allora, oggi stimati professionisti. Quel lontano professore, però, giganteggia per erudizione al confronto con certi suoi colleghi dei nostri giorni. Di episodi di crassa, enciclopedica ignoranza, sono ricche le cronache scolastiche contemporanee e le pagine di "Youtube". Che raccontano addirittura di alcuni insegnanti incapaci di risolvere alla lavagna gli esercizi da loro stessi assegnati per un compito in classe....Premesso che, per fortuna dei nostri figli, la maggioranza dei docenti ha le qualità professionali adatte al ruolo, sono curioso di conoscere il parere di un "addetto ai lavori" sul livello medio dell'insegnamento italiano.Con la consueta cordialità,suo
Pasquino Galatino

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