GUIDARE NEL SALENTO
Sintetico vademecum, ad uso dei turisti in arrivo, sull’interpretazione salentina di alcuni articoli del Codice della strada e sul comportamento da tenere alla guida, compilato con la cortese consulenza di Vergogna Infinita.
Premessa importante: il rispetto del Codice è indice di mollezza borghese e vieto conformismo. Motivo per cui, una guida spigliata Vi renderà il soggiorno più godibile. Per la traduzione dei termini dialettali che seguono, rivolgersi allo I.A.T. Buona permanenza!
1) Cintura di sicurezza: consigliata, non obbligatoria. D’inverno stropiccia gli indumenti, specialmente giacche, cravatte, tailleurs e sciarpe. D’estate favorisce la sudorazione. Evitarla quando possibile.
2) Casco: se giovani, va indossato poggiandolo sulla testa, quale leggiadro cappellino, rigorosamente slacciato; in alternativa, lo si può portare al braccio a mò di borsetta. Non impedisce, se usato in tal modo, gimkane e impennate. Se anziani, è ovviamente incompatibile con la coppula, che prevale nell’abbigliamento classico: lo si deponga pertanto nella cassetta lignea all’uopo fissata sul parafango posteriore del Motom, tra la sarchiuddhra ed il cane valiò. Per gli over 50 più audaci ed à la page è in uso un modello aperto, senza visiera, stile fantino, superfluo anzi dannoso in caso d’incidente: è solo pè ficura.
3) Manovra di svolta a sinistra in ciclomotore (per anziani): portarsi al margine destro della strada, voltare la testa per un rapido sguardo dietro, indi buttarsi a capofitto a sinistra, incuranti di chi sopraggiunge in senso inverso. San Cristoforo è protettore generoso.
4) Parcheggi: la regola è, nessuna regola. Strade, marciapiedi, passi carrabili, spazi riservati ai disabili, incroci. È consentito parcheggiare dovunque. Le strade sono tutte a doppio senso di marcia, anche i sensi unici. Basta mettersi d’accordo con chi viene in senso contrario castimando (cosiddetta legge di Porta S. Biagio).
5) Limiti di velocità in città: a discrezione del conducente, dipende da quanto è larga e dritta la strada (lex viae Nachorum). Strade extraurbane: a discrezione del conducente, dipende da quanto fa la macchina.
6) Precedenze: pedone (anche su strisce) rispetta scooter che rispetta auto che rispetta auto più grande (gerarchicamente per marca e nazionalità, ultime le utilitarie coreane e rumene, prime le berline tedesche). Il SUV nero con la stella a tre punte sul cofano (segno di inarrivabile tochezza) ha precedenza su tutti, tranne che sul Panzer della Wehrmacht.
7) Semafori: luce verde, si passi lentissimamente, senza infastidirsi della fila venutasi a creare; luce gialla, si acceleri all’improvviso. La luce rossa consente di passare con cautela, guardando se qualcuno sopraggiunge da destra o sinistra.
8) È permesso parlarsi da un’auto all’altra, bloccando il traffico. I destini del mondo dipendono dalla ricetta delle scarcioppule raganate che state dettando alla comare nell’altra macchina: chi vi segue lo sa, ed aspetta pazientemente. Matrimoni felici sono nati così, in coda.
9) È parimenti permesso l’uso libero del cellulare alla guida, più saggiamente se a finestrino aperto e ad alta voce: le Vostre ultime gesta amatorie ad Ibiza sono di pubblico interesse. Molto chic ed apprezzato il gomito fuori dal finestrino e lo stereo a palla all’ora della siesta.
9) Sono totalmente esonerate dal rispetto del Codice le auto con targa svizzera e tedesca, munite di regolamentare volante foderato in pelliccia: gli automobilisti frustrati in quelle nazioni, specialmente emigrati al rientro feriale, avranno pur diritto di divertirsi un pochino in Italia, o no?
10) Il consumo di bibite ed alimenti vari in auto, Vi solleva dal dovere di raccoglierne i contenitori negli appositi spazi: pertanto, fiondulisciarli dal finestrino è gesto di classe estrema e vera coscienza ecologica.
Il vostro multatissimo
Pasquino Galatino
Sintetico vademecum, ad uso dei turisti in arrivo, sull’interpretazione salentina di alcuni articoli del Codice della strada e sul comportamento da tenere alla guida, compilato con la cortese consulenza di Vergogna Infinita.
Premessa importante: il rispetto del Codice è indice di mollezza borghese e vieto conformismo. Motivo per cui, una guida spigliata Vi renderà il soggiorno più godibile. Per la traduzione dei termini dialettali che seguono, rivolgersi allo I.A.T. Buona permanenza!
1) Cintura di sicurezza: consigliata, non obbligatoria. D’inverno stropiccia gli indumenti, specialmente giacche, cravatte, tailleurs e sciarpe. D’estate favorisce la sudorazione. Evitarla quando possibile.
2) Casco: se giovani, va indossato poggiandolo sulla testa, quale leggiadro cappellino, rigorosamente slacciato; in alternativa, lo si può portare al braccio a mò di borsetta. Non impedisce, se usato in tal modo, gimkane e impennate. Se anziani, è ovviamente incompatibile con la coppula, che prevale nell’abbigliamento classico: lo si deponga pertanto nella cassetta lignea all’uopo fissata sul parafango posteriore del Motom, tra la sarchiuddhra ed il cane valiò. Per gli over 50 più audaci ed à la page è in uso un modello aperto, senza visiera, stile fantino, superfluo anzi dannoso in caso d’incidente: è solo pè ficura.
3) Manovra di svolta a sinistra in ciclomotore (per anziani): portarsi al margine destro della strada, voltare la testa per un rapido sguardo dietro, indi buttarsi a capofitto a sinistra, incuranti di chi sopraggiunge in senso inverso. San Cristoforo è protettore generoso.
4) Parcheggi: la regola è, nessuna regola. Strade, marciapiedi, passi carrabili, spazi riservati ai disabili, incroci. È consentito parcheggiare dovunque. Le strade sono tutte a doppio senso di marcia, anche i sensi unici. Basta mettersi d’accordo con chi viene in senso contrario castimando (cosiddetta legge di Porta S. Biagio).
5) Limiti di velocità in città: a discrezione del conducente, dipende da quanto è larga e dritta la strada (lex viae Nachorum). Strade extraurbane: a discrezione del conducente, dipende da quanto fa la macchina.
6) Precedenze: pedone (anche su strisce) rispetta scooter che rispetta auto che rispetta auto più grande (gerarchicamente per marca e nazionalità, ultime le utilitarie coreane e rumene, prime le berline tedesche). Il SUV nero con la stella a tre punte sul cofano (segno di inarrivabile tochezza) ha precedenza su tutti, tranne che sul Panzer della Wehrmacht.
7) Semafori: luce verde, si passi lentissimamente, senza infastidirsi della fila venutasi a creare; luce gialla, si acceleri all’improvviso. La luce rossa consente di passare con cautela, guardando se qualcuno sopraggiunge da destra o sinistra.
8) È permesso parlarsi da un’auto all’altra, bloccando il traffico. I destini del mondo dipendono dalla ricetta delle scarcioppule raganate che state dettando alla comare nell’altra macchina: chi vi segue lo sa, ed aspetta pazientemente. Matrimoni felici sono nati così, in coda.
9) È parimenti permesso l’uso libero del cellulare alla guida, più saggiamente se a finestrino aperto e ad alta voce: le Vostre ultime gesta amatorie ad Ibiza sono di pubblico interesse. Molto chic ed apprezzato il gomito fuori dal finestrino e lo stereo a palla all’ora della siesta.
9) Sono totalmente esonerate dal rispetto del Codice le auto con targa svizzera e tedesca, munite di regolamentare volante foderato in pelliccia: gli automobilisti frustrati in quelle nazioni, specialmente emigrati al rientro feriale, avranno pur diritto di divertirsi un pochino in Italia, o no?
10) Il consumo di bibite ed alimenti vari in auto, Vi solleva dal dovere di raccoglierne i contenitori negli appositi spazi: pertanto, fiondulisciarli dal finestrino è gesto di classe estrema e vera coscienza ecologica.
Il vostro multatissimo
Pasquino Galatino
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